Chiàcchiera:Costigliole d'Asti

The page was emptied totally and replaced by the following text --Andreas 23:35, 30 Maj 2007 (UTC)

Il moto perpetuo della spirale che parte da un centro per diffondersi, con sistematicità e rapidità, verso l’infinito: è il simbolo di Costigliole.

Perché Costigliole è qualcosa di più di un incantevole angolo di Piemonte tra Langhe e Monferrato. È un sistema coordinato e operativo di forze che cattura il visitatore.

Territorio, storia, arte, cultura, tradizione, ristorazione, enogastronomia, ortofloricoltura: sono ingranaggi di un meccanismo perfettamente calibrato, capace di creare e proporre percorsi di pensiero in movimento che diffondono, in tutto il mondo, molteplici ed eterogenee iniziative.

La zona dove le estreme propaggini delle Langhe confinano con le prime colline del Monferrato "bisogna averla nelle ossa come il vino e la polenta, allora la conosci senza bisogno di parlarne, e tutto quello che ti sei portato dentro senza saperlo si sveglia adesso al tintinnio di una martinicca, al colpo di coda di un bue, al gusto di una minestra, a una voce che senti sulla piazza di notte".

Costigliole è un motore. Una forza propulsiva che strega e conquista: cuore, anima e mente. Costigliole d’Asti è uno dei centri più suggestivi dell’Alto Monferrato, a 14 Km dal capoluogo di provincia. Il territorio, dalla pianura del fiume Tanaro, si eleva, in collina, ai 300 metri di San Michele, da cui si ammira un panorama straordinario, fino alle Alpi. Le caratteristiche del suolo, particolarmente adatto alla vite, fanno di Costigliole d’Asti il paese con la superficie vitata più estesa del Piemonte ed hanno sempre condizionato lo sviluppo dell’economia locale: orti nelle piane. Vigne sulle colline, artigianato presso gli abitati e lungo le strade, già tracciate dagli antichi romani o dai mercanti medioevali. Interessanti sono i percorsi che si snodano attraverso le Borgate, fra tradizionali cascine monferrine, ‘ciabot’, piccoli ripari dei contadini, cappelle campestri e piloni votivi. Si va da S.Carlo a S.Michele , allo storico e leggendario Bricco Lù, alto sull’ampia Valcioccaro e dal quale si gode una veduta ‘circolare’ su una campagna infinita e sempre diversa, per colori e tonalità. Vicino sorge la Madonnina con il Santuario della Beate Vergine delle Grazie, protettrice dei centauri. Dall’altra parte della valle, spicca lo scuro castello di Burio e poi i borghi di Bionzo e Loreto. A Loreto, dell’antico contado non resta più nulla; solo pace agreste, la chiesetta, Sacrario dell’aeronautica, e ripide strade che scendono nella Valle Tinella, a Boglietto, centro laborioso di artigianato. Passando da un ‘bricco’ all’altro, tra vigneti e paesaggi sorprendenti, si giunge all’Annunziata, a S. Anna, a S.Margherita. Poi, improvvisamente, si aprono la pianura del Tanaro e la Motta. Non più vigne, ma orti e serre, colmi di fiori, piantine da orto e il famoso peperone quadrato d’Asti, prelibatezza della nostra cucina. Nell'autunno 1997 l'ICIF ha inaugurato la sua nuova prestigiosa sede: un intero piano del Castello di Costigliole è stato restaurato in funzione dell'Istituto e delle sue attività di formazione.

Accanto alle aule attrezzate con i più sofisticate impianti impianti per una moderna attività didattica, sono state allestite un'enoteca ed un'oleoteca. Gli allievi sono ospitati nella Foresteria, denominata Cascina Salerio, a poche centinaia di metri dal Castello in mini alloggi indipendenti.

L'ICIF è attualmente presente con i propri uffici di rappresentanza in Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea, Giappone, Stati Uniti, Taiwan, Venezuela, Germania, Messico, Perù. Per l'iscrizione ai corsi è possibile rivolgersi all'ufficio ICIF del proprio Paese, alla sede dell'ICIF di Costigliole d'Asti o direttamente consultando il sito internet: www.icif.com

Torna â paggena "Costigliole d'Asti".